Unioni civili: diciamo la verità!
VERITÀ
leggo sui social ricostruzioni fantasiose sulla giornata di ieri, leggo anche, e questo mi addolora, post e Twitter di alcune persone che chiedono di non essere prese in giro. Ieri il partito democratico attraverso il presidente del gruppo dei senatori Luigi Zanda, ha chiesto nella capigruppo la calendarizzazione del DDL unioni civili. È un atto importantissimo, con un grande valore politico, e dovete sapere che non si è mai verificato che il capogruppo del primo partito di maggioranza relativa di questo paese non veda rispettata una richiesta nel calendario.
Mi conoscete da tempo, ho un brutto carattere, duro e spesso spigoloso, ma sono abituata a dire sempre la verità, ecco la verità :
ieri in capigruppo solo Zanda e la sen. De Petri , capogruppo di Sel/Misto, hanno chiesto la calendarizzazione in aula del DDl Unioni civili, il rappresentante di M5s non ha preso parola sul punto.
Quando la capigruppo decide il calendario a maggioranza ci vuole il voto dell’aula per ratificare la decisione. Solo in aula M5s ha inserito unioni civili in una proposta di calendario completamente diverso da quello indicato dalla maggioranza, costringendoci a votare contro.
Ancora verità: ieri in due momenti diversi, il primo al Nazareno il secondo a Palazzo Madama ho incontrato, insieme a vari colleghi, i presidenti delle associazioni Lgbt. Si doveva parlare della “bufala gender”, e ovviamente di unioni civili. Con grande limpidezza e lealtà abbiamo spiegato le questioni che ci stanno bloccando in commissione giustizia, prima tra tutte l’ostruzionismo.
Vi ho fatto questo quadro perché ognuno possa capire gli avvenimenti e sapere che ci troviamo, dopo mesi di lavoro durissimo, al momento decisivo.
Chiarisco, con dolor , che quanto sostenuto da alcuni post non è vero: nessuno del Pd prende in giro gli interlocutori, chi lo sostiene (e viene per questo citato come prova dagli avversari) semina solo vento… per ottenere tempesta !!!
Nessuno di noi, senatori del Pd di commissione giustizia è “vittima del partito” come alcuni sostengono intendendo con questa locuzione, un usa e getta, del nostro difficile lavoro.
Ho letto poi affermazioni superficiali che denotano l’ignoranza dei regolamenti parlamentari, qualcuno dice che ‘ il valore politico dell’impegno in aula esula dall’arrivo della relazione tecnica del Mef sulle coperture… semplicemente ricordo che un provvedimento senza coperture viene dichiarato incostituzionale a norma dell’art 81 della costituzione, (nuova versione che prevede coperture certe all’interno delle previsioni della Legge di Stabilità) in qualunque sede, commissione o aula , e conseguentemente decade. Non è certa questa la fine che auspico per il ddl , chi sostiene questo fa il gioco della disinformazione, lo stesso che fanno molti quotidiani che scrivono ogni giorno, tutto e il contrario di tutto !
Ora c’è l’ultima questione: il rischio di fissare la data e la conseguente interruzione dei lavori in commissione espone il provvedimento alla certezza di arrivare in aula senza relatore. Ovviamente non è una problema personale, ma un problema politico, di cui ieri ho parlato con i rappresentanti delle associazioni Lgbt , spiegando loro che il testo in aula sarebbe illustrato dal Presidente della Commissione Giustizia , sen Nitto Palma , e sugli emendamenti mancherebbe l’indicazione di voto . Saremmo poi più esposti ai pareri del Governo, con il quale abbiamo concordato invece libertà di movimento; tant’è che il testo base a marzo è stato approvato con una maggioranza diversa da quella di governo.
E allora chiedo a tutti coerenza, lealtà , e vera comunione di intenti.
Vi ho dato tutti gli elementi per capire, con maggiori certezze, la delicata situazione in cui mi muovo.
Ci stiamo occupando della sorte di un testo di legge che inciderà sulla vita quotidiana di tante persone, donne e uomini che si amano e dei loro figli, che chiedono di non essere invisibili per nostro diritto.
Il cammino comune fatto fino ad oggi con i colleghi senatori ,anche di gruppi diversi, ci ha consentito di arrivare così vicino al traguardo, non roviniamo tutto ora.