Via le escort dai bus Atac. Maddalena offende
Tratto da Affaritaliani:
La consigliera Monica Cirinnà chiede al sindaco di far togliere la pubblicità di una casa di abbigliamento: “È offensiva, mi domando come sia stato possibile autorizzare delle affissioni lesive della dignità femminile e pericolose culturalmente soprattutto per ragazze più giovani e bambine”
Via Maddalena dai bus dell’Atac. “Quella pubblicità è offensiva delle donne e va tolta”. Non bastava il no di Brindisi, dove la campagna di una marca di abbigliamento femminile è stata respinta dall’azienda locale di trasporto. E non è bastato neanche il no della basilica di Sant’Andrea delle Fratte, nel cuore di Sant’Eustachio, che ha detto no alla pubblicità dell’azienda partenopea.
Forse perché a corto di denaro liquido e pressata dai debiti, l’Atac non se l’è sentita di stoppare la concessionaria Igp e così da questa mattina sui “retrobus” della società dei trasporti è arrivata Maddalena, la escort, “che però non è una ragazza facile”.
Ma la “Maria Maddalena” difesa persino da Vittorio Sgarbi, non sfugge alla consigliera Monica Cirinnà che, da presidente della Commissione delle Elette, tuona contro un’immagine pubblicitaria accusata di non rispettare il ruolo delle donne: “Sono basita – dice ad Affaritaliani.it – oggi a Roma sui mezzi Atac è apparsa una pubblicità orribile, altamente offensiva per le donne, inaccettabile. Mi domando come sia potuto succedere, come sia stato possibile autorizzare delle affissioni così offensive per la dignità femminile e pericolosa culturalmente soprattutto per ragazze più giovani e bambine”. La pubblicità di una marca di abbigliamento mostra una ragazza con una minigonna con accanto la scritta: “Faccio la escort e non sono una ragazza facile”.
E la escort diventa un problema per Gianni Alemanno: “Chiedo al sindaco Alemanno di attivarsi affinché venga rimossa immediatamente, poiché in assoluto contrasto con la delibera della Commissione delle Elette, votata all’unanimità dal Consiglio, riguardante le pubblicità lesive della dignità delle donne. È infatti inaccettabile che per le strade di Roma vengano ancora affissi manifesti che mercificano ed offendono le donne, associandole addirittura a prostitute, come fosse una professione normale e un modello positivo da seguire per le ragazze più giovani”.
Non è solo la consigliera Cirinnà a protestare contro l’ultima provocazione dell’agenzia di Klaus Davi che cura la campagna della polemica. Da giorni su Fb, i soggetti Eva, Maddalena, Chiara, Maria e Monica sono al centro di un dibattito che coinvolge quasi duemila donne. Ovviamente sulla pagina aperta non per caso dalla casa di abbigliamento. Azione prevedibile, così come la creatività dei soggetti: tutte donne, tutte impegnate e coscienti del loro ruolo. Anche se fanno la escort. E via con le polemiche e la pubblicità gratis. Così’ chi ci guadagna è Klaus Davi. Da vedere come reagirà Alemanno alla denuncia.
Giovedí 08.09.2011 13:21
di Fabio Carosi
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